Passa alla camera con 290 voti a favore e 149 contro, il decreto legge sulle banche popolari, ora la palla passa al Senato.
Ora gli istituti di credito con 8 miliardi di attivi dovranno diventare delle Spa, questo per favorire le aggregazioni interne e facilitare la raccolta di capitali, le popolari sono contrari al decreto e sono preoccupate di eventuali scalate ostili dall' estero.
Ubi, Banco Popolare Milano, Popolare Dell' Emilia Romagna, Popolare Vicenza, Credito Valtellinese, Veneto Banca, Popolare di Bari, Credito Valtellinese, Popolare di Sondrio e Popolar Etruria sono le banche a cui si rivolge questo decreto.
L'articolo 1 prevede il cambio in spa e deve avvenire entro 18 mesi dall'entrata in vigore delle nuove regole non ancora definite di Bankitalia, l' articolo 2 recepisce la direttiva europea sulla portabilità dei conti correnti, ora si può cambiare banca entro 12 giorni lavorativi, multe fino a 64 mila euro verranno pagate dai dirigenti in caso di non adempimento.
Il testo formulato dalle commissioni Finanze e Attività produttive prevede un regime transitorio, ovvero le assemblee chiamate a deliberare la trasformazione in spa potranno introdurre, con una minore maggioranza minore da quella prevista dal codice civile, un tetto al 5% dei votanti per diritto per al massimo 2 anni.