La rischiosità dei prestiti è cresciuta nella penisola, le sofferenze lorde nel mese di gennaio sono quasi a 185.5 miliardi di euro dai 183.7 di dicembre 2014,lo rivela l' Abi che rende noto anche che il rapporto sofferenze su impieghi è del 9.7% a gennaio del 2015.
Per quanto riguarda le sofferenze nette sempre nel mese di gennaio si registra una diminuzione, passando da 84.5 miliardi a dicembre a 81.3 miliardi, su impieghi totali il rapporto sofferenze è di 4.50 per cento a gennaio 2015, nel gennaio 2014 era di 4.31 per cento.
L' aumento delle sofferenze, continua l' Abi è dovuto alla tempistica delle procedure di recupero crediti, in media le escuzioni immobiliari duravano da 3 anni e 5 mesi a 7 anni (registrato a Potenza).
I mutui segnano uno sbalzo positivo nel trimestre novembre-gennaio pari al 35% ma prestiti in calo a febbraio del 1.4 per cento, i finanziamenti per le imprese di novembre-gennaio, tra il 2014 e il 2015, segnano un incremento rispetto al trimestre dell anno scorso di quasi 4%.
Per quanto riguarda le nuove erogazioni di mutui per acquistare immobili si è registrato un incremento di oltre il 35%, un incremento dell' 8.1% anche per il flusso delle nuove operazioni di credito, sempre nel trimestre novembre-gennaio.
A febbraio i finanziamenti alle famiglie e imprese hanno registrato un -1.4%, " leggermente" meglio rispetto al -1.5% del mese di gennaio 2015 e il -4.5 per cento di novembre 2014, dati di febbraio per i prestiti a famiglie e imprese sono i migliori da luglio 2012.