Attesa una crescita del Pil italiano per il secondo trimestre. Discrete le aspettative su base annuale.

Articolo pubblicato sabato 31 maggio 2014

Prospettive positive per la crescita del Pil italiano in questo secondo trimestre del 2014. Un buon risultato, specie dopo un primo trimestre deludente.

Il secondo trimestre italiano si  prospetta positivo: gli analisti attendono un recupero dopo la flessione dei mesi passati. L’Istat calcola una crescita del Pil compresa nella forbice avente estremi +0,1% e +0,4%. Non bisogna, però, farsi ingannare dalle aspettative ottimistiche: gli esperti considerano ancora molto lieve l’espansione economica e, su base annua, ci si attende un risultato appena positivo (+0,6% il dato delle ultime stime Istat per il 2014), dovuto ad un rallentamento dell’economia atteso per il terzo trimestre e ad un’altra ripresa nell’ultimo.

La contentezza per la crescita viene, però, subito smorzata dal dato sulla disoccupazione: esso sembra fisso al 12,7% per il periodo che va da gennaio a marzo 2014; sarebbe importante se esso decrescesse, dato che si è assestato su livelli piuttosto elevati.

Buono, comunque, il dato sull’incremento atteso del Pil: restare nella forbice tra +0,1% e +0,4% è un risultato da tenere in considerazione, specie se rapportato al fatto che, nel primo trimestre, l’Italia ha fatto registrare performance deludenti rispetto a quelle degli altri Paesi europei.

Inoltre, la crescita per questo secondo trimestre sarebbe sostenuta, secondo le stime, dalla domanda in aumento del mercato interno, mentre è previsto addirittura un calo, seppur lieve, dell’export.

La crescita, dunque, sembra arrivare, ma resta ostacolata dai problemi ormai noti: credit crunch delle imprese, domanda estera non troppo elevata e mercato del lavoro che non offre prospettive esageratamente allettanti.

Per quanto riguarda l’inflazione, poi, essa nel mese di maggio si assesta sui livelli dello 0,5%, erodendo quanto guadagnato ad aprile. D’altra parte, i prezzi al consumo di cibo e bevande hanno fatto registrare una deflazione dello 0,2% circa, fenomeno che a cui non si assisteva ormai da un quadriennio. Questi dati sui prezzi sono sinonimo di un momento stazionario, in cui l’economia sembra faticare a prendere lo slancio. Una soluzione, magari solo parziale, potrebbe, però, essere costituita dal bonus degli 80 euro di cui tanto si parla in questi giorni, in quanto permetterebbe un’espansione della spesa per consumi.


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