Da Bruxelles giunge un giudizio interlocutorio rispetto ai passi avanti compiuti dal Governo per correggere gli squilibri dell’economia italiana.
Le questioni fondamentalmente sono sempre le solite e già conosciute: Il debito pubblico, ancora in ascesa, viene menzionato come uno dei punti vulnerabili, soprattutto in una situazione economica stagnante. La spending review, sbandierata dal governo come possibile fonte di risorse insieme al programma di privatizzazioni di asset pubblici, sta riscontrando ritardi di implementazione.
Sul fronte fiscale, il documento sottolinea come il governo non abbia ancora fatto nulla sul fronte dello spostamento del carico fiscale dal lavoro a consumi e ambiente.
Scetticismo anche sul Job Acts anche se tutto sommato ha superato l’esame e viene giudicato “adeguato”. Le riforme sono ancora sulla carta e questo travagliato passaggio legislativo risulta avere un peso notevole nei giudizi della Commissione.
Da questo primo documento, non si arriva comunque ad alcuna conclusione e per un voto e l'eventuale "promozione" della manovra si dovrà attendere ancora qualche tempo.